Perché essere brillo se puoi essere brillante?

Creare consapevolezza nei giovani e prevenire l’abuso di alcol: questi i temi su cui si è incentrato l’incontro informativo a cura dell’ASL Napoli 2 nord, tenutosi il 20 gennaio presso la sede di Monterusciello dell’IPSEOA Petronio dal titolo “Perché essere brillo se puoi essere brillante”.  A illustrare tali tematiche ai nostri studenti delle classi terze e quarte di sala sono state le dottoresse Antonietta Matera e Maria Calvanese insieme al prof. Angelo Annicchiarico.

Per sensibilizzare gli allievi sulla tematica, è avvenuto un approccio su tre livelli: sociale, scientifico e legislativo, con a chiusura una fase pratica di simulazione.

Ad aprire il dibattito è stata una domanda che spesso ci si pone: cosa spinge i giovani a un uso smoderato dell’alcol? E come si arriva dall’uso frequente alla dipendenza? La risposta è da trovare nei bisogni sociali che caratterizzano ogni individuo. Episodi come forti stress, traumi o depressione portano a credere che l’alcol sia una soluzione per superare qualsiasi tipo di problema, per poter apparire sempre “brillanti” e “sciolti” agli occhi degli altri e garantire ottime performance sociali. Questa soluzione, in realtà, è solo apparente. È comune infatti l’idea che l’alcol possa favorire un approccio disinibito in diversi contesti di aggregazione sociale. Tuttavia, i nostri esperti hanno messo in luce come ad una fase di euforia segua sempre una fase depressiva. Spesso è proprio l’impossibilità di non poter fare uso di alcol a generare un aumento di ansia.  

Alle riflessioni di carattere sociale sono seguite quelle scientifiche. La dipendenza da sostanze determina la modalità patologica dell’uso della sostanza con disagio nell’uso, cioè la consapevolezza del male che mi sta arrecando ma continuo ad usarla. Con delle slide è stato mostrato agli studenti come dalla nascita e nel periodo dell’adolescenza il cervello produca un altissimo numero di sinapsi o sinaptogenesi. Come una ragnatela più fitta e meno fitta, con l’uso di alcool e droghe la materia grigia aumenta in modo vertiginoso per avere poi un momento di stasi e successivamente di sfoltimento. La dipendenza dall’alcool e delle droghe causa al nostro cervello effetti da non sottovalutare, come la sua graduale atrofizzazione e l’inibizione di alcune funzioni, non sempre ripristinabili. È stato mostrato dunque agli studenti con dalle fotografie come con l’uso ed abuso di alcool e sostanze stupefacenti il cervello “congeli la materia grigia” , come si dice in gergo “si raffreddi” tutto ciò, perché la corteccia cerebrale raggiunge la piena maturità dopo il ventesimo anno di età.

È seguita por la terza parte dell’incontro, dedicata alla legislazione e alle sanzioni previste in caso di infrazioni del codice della strada quando si fa abuso di alcol, con riferimento all’inasprimento con reato contravvenzionale, che ha una rilevanza penale nel caso in cui venga superata la soglia di 0.8 grammi per litro di sangue ed una contravvenzione amministrativa, quando il tasso alcolemico è compreso fra 0.51 e 0.8 grammi per litro di sangue. Il professor Annicchiarico si è soffermato a spiegare poi la differenza tra omicidio colposo e doloso sottolineando l’importanza del conoscere la normativa (art. 186 codice della strada) che prevede dalle sanzioni amministrative alla sospensione della patente e, dal punto di vista penale, l’arresto fino a 6 mesi, il processo e la possibilità dell’indagato di essere assistito dal difensore di fiducia.

A incrementare la partecipazione attiva sono state, nell’ultima fase dell’incontro, diverse simulazioni con occhiali 3D, durante le quali gli studenti hanno potuto sperimentare virtualmente sensazioni come visione limitata e sbandamento in uno stato di alcolismo di primo livello, oppure contesti in cui bisognava decidere in che modo ritornare a casa dopo una festa in cui si era fatto abuso di alcol.

L’incontro, nelle sue diverse fasi, ha mostrato l’importanza che la scuola riveste nella formazione dei propri allievi non solo nel fornire conoscenze e sviluppare competenze professionali, ma anche nell’orientare comportamenti e stili di vita, con l’obiettivo finale di rendere gli studenti cittadini consapevoli e responsabili verso sé e verso gli altri nella società del futuro.

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