Perché leggere? Con questa domanda si è aperto il nostro appuntamento mensile “Incontro con l’autore”, organizzato della Biblioteca Viva Lucio Petronio. Leggere, in primo luogo, stimola la fantasia e la creatività, che sono essenziali per trovare soluzioni in qualsiasi momento della nostra vita. Leggere è fondamentale per riflettere su sé stessi. Leggere permette di costruire la storia. È questo il tema su cui docenti e alunni hanno riflettuto e dialogato oggi alla presenza dello scrittore Erminio De Biase, ex docente del nostro Istituto: la storia.

L’incontro, moderato dalle professoresse Carolina Varriale e Giuseppina Giacobbe, ha messo in luce, attraverso la lettura di alcuni estratti dell’opera “Garibaldi, ma quale ‘eroe’! Il vero volto di un falso mito”, l’importanza dei documenti che sono alla base della costruzione della nostra memoria storica. Il mito di Garibaldi, che vive nel nostro quotidiano attraverso sculture che possiamo osservare in diverse città d’Italia e piazze a lui dedicate, viene messo in discussione dal nostro autore attraverso un’accurata ricerca di documenti che testimoniano qualcosa di ben diverso da quanto ognuno di noi ha nel proprio immaginario. A Garibaldi, “condottiero liberatore predestinato alla gloria universale”, sono stati attribuiti valori che vanno al di là di quella che era la sua reale persona, quella di un uomo caratterizzato da un’indole eccessivamente irrequieta, da un carattere irruento e dalla brutalità dei modi. L’opera è incentrata dunque sull’analisi di un mito che, lontano dagli ideali patriottici che hanno caratterizzato il nostro passato, si è a tratti sfatato.
Le riflessioni scaturite dalla lettura degli estratti del libro hanno guidato a un confronto sul fare storia. In primo luogo, i personaggi che hanno una maggiore visibilità nella nostra immagine collettiva sono spesso eroi creati appositamente. Per quale motivo si parla così tanto di Garibaldi e non, ad esempio, dell’ultima regina d’Italia, che visitava i prigionieri napoletani nei campi di concentramento, occupandosi di far recapitare le loro lettere e procurando loro beni di prima necessità, come cibo e coperte?
Secondo spunto di riflessione è stato la frattura fra nord e sud che, nonostante uniti, hanno dato luogo a pregiudizi che, sebbene in gran parte superati, ancora oggi persistono. Nel dibattito avvenuto durante l’incontro, si è sottolineata l’importanza di lavorare sui reciproci preconcetti e sull’essere accoglienti, quello che può essere un passo verso la vera unità d’Italia. Ciò potrebbe condurre all’abbattimento di quelle frontiere che, seppur non presenti nelle carte geografiche, perdurano ancora nella nostra mente.
Il dibattito si è dunque chiuso con una riflessione sulla storia: la storia è la nostra memoria, ci rende consapevoli delle nostre azioni e di tutto ciò che accade intorno a noi. “La storia”, sottolinea Erminio De Biase, “è essenziale per capire il presente”. Ognuno di noi contribuisce a costruire la storia.
Ringraziamo l’autore Erminio De Biase, per aver dialogato con i nostri studenti, le nostre moderatrici e il nostro studente di 5SC, Francesco, per aver contribuito all’incontro attraverso la lettura degli estratti scelti. Ringraziamo inoltre la 3SC, guidata dal prof. Alberto Buonocore, per aver curato il coffee break.
La Biblioteca Viva Lucio Petronio vi dà appuntamento al prossimo anno con nuovi incontri.